
“Voglio citare la nota frase di Pablo Picasso -ci dice la Dottoressa Emanuela Scanu- L’arte scuote dall’anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni… Questa frase mi è piaciuta alla prima lettura e si adatta perfettamente allo scopo di questa pagina. L’arte va condivisa: non si condividono solo colori e forme, ma principalmente stati d’animo in cui ognuno può ritrovarsi. Sensazioni come la paura, l’isolamento, le insicurezze, ma anche la speranza. Ecco quindi che in questo periodo buio gli artisti si rivelano preziosi per esprimere quello che la gente comune non è capace ad esprimere”.
L’artista Massimiliano Ferragina a proposito di pandemia ha scritto:
“C’è differenza tra l’essere solitari e la solitudine. La prima è cercata, voluta, è un
a scelta, quasi una necessità. La seconda è una forzatura, una costrizione, provocata non ricercata. L’artista vive momenti da solitario, gli sono utili per attivare, esprimere, fare spazio al processo creativo, ma la solitudine certo non gli fa bene. L’artista, come lo intendo io, vive in mezzo agli altri, non li distanzia, si nutre della vita nella sua comunità, ne osserva linguaggi, comportamenti, attitudini, ne fa tesoro, elementi che rappresentano fonte inesauribile per la personale ricerca, nella maggior parte delle volte questi elementi diventano la sua arte….”
Ci sono persone per le quali la ricerca del bello è inscindibile dalla vita stessa e questi sono gli artisti. E se dobbiamo creare un nuovo modo di vivere cosa c’è di meglio che mettere in primo piano la bellezza che l’arte è così brava ad esprimere?
Contatti dott.ssa Emanuela Scanu
www.esimmagine.com emanuelascanu@libero.it
Sara Lauricella