foto relativa a Pineta Sacchetti
Già dalle 11 del mattino si inizia la drammatica giornata degli incendi nella Capitale con il fuoco che ha bruciato circa 40 ettari di terreno per oltre 8 ore il parco del Pineto che và da Monte Mario a Cornelia. L’incendio pare sia partito da un terreno in prossimità dei campi sportivi e si è propagato velocemente e con violenza, anche grazie al tanto vento, mandando in fumo interi pezzi di macchia, canneti, parti boschive e diverse baracche di accampamenti nei pressi del fosso. Evacuati anche i pazienti della casa di cura per anziani nei pressi di Pineta Sacchetti ed un certo numero di abitanti di case nei pressi delle varie ed estese zone interessate dall’incendio. Salvi i pini di Pineta Sacchetti, già oggetto di tante proteste e dibattiti per l’ipotesi di abbattimento. Il fuoco è arrivato a pochissimi metri anche di edifici scolastici ed istituti religiosi e diverse strade intorno al parco sono state chiuse per quasi tutta la giornata sia per il pericolo di prender fuoco sia per problemi di visibilità e di respirazione. Tanti i mezzi impiegati per lo spegnimento: un Canadair e , un elicottero bimotore dell’Esercito ed altri mezzi aerei oltre alle autobotti dei Vigli del Fuoco ed ai tanti Carabinieri e Guardie Forestali che hanno vigilato su coloro che tentavano di entrare nelle zone delimitate.
foto relativa a Pineta Sacchetti
A pochi kilometri nel pomeriggio c’è stato anche un altro focolaio nel parco di Acquafredda. Altro incendio di importante entità si è svolto verso le 13.30 nei pressi di Parco Leonardo e le autorità hanno dovuto bloccare l’accesso alla Roma-Fiumicino per poco meno di mezz’ora. Come se non bastasse nel pomeriggio ha bruciato anche Dragoncello, quartiere molto abitato negli immediati pressi di Roma, in cui le fiamme sono arrivate indisturbate fin vicino le case che, per fortuna, non hanno subito danni.
foto relativa a Dragoncello
Oltre una decina gli incendi sparsi nel territorio della provincia romana, di cui probabilmente molti di origine dolosa e che, coadiuvati dal vento persistente hanno danneggiato notevolmente il territorio e la natura. Ci si chiede in tanti chi potrebbe esserci dietro tutto questo e quale sia il perché. Intanto continuano ad essere danneggiati e deturpati parti del patrimonio naturalistico della nostra regione.